Siamo molto vicini alla data in cui il Parlamento si riunirà per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica italiana.
Politici, giornalisti, politologi, gente comune ci stanno riempiendo la testa di nomi e motivazioni più o meno validi per sostenere le loro tesi. Meno dibattito invece c’è sul profilo che dovrebbe avere il candidato alla Presidenza della Repubblica.
Il futuro Presidente dovrebbe essere una persona super partes, in grado di rappresentare l’unità nazionale, con una buona conoscenza della macchina governativa e amministrativa, in grado di qualificare il nostro Paese sulla scena internazionale e non attaccabile sotto il profilo della credibilità personale. Un candidato serio, quindi, fedele ai principi e ai valori della Carta costituzionale e politicamente non sprovveduto.
Molti pensano che sia finalmente giunto il momento di eleggere una donna sostenendo che per affrontare le sfide che il futuro presenta c’è bisogno di valori femminili e si ritiene che la donna giusta per questo ruolo sia Marta Cartabia, ora Guardasigilli, che ha già battuto il record di prima Presidente donna della Corte Costituzionale, dopo 45 presidenti uomini. Ha l’età giusta e pure la giusta autorevolezza.
In quale contesto dovrebbe operare questo nuovo Presidente della Repubblica?
L’Italia, al pari di tutti i paesi del mondo, sta affrontando la lunga e complessa lotta al covid, che non si sa ancora quando si concluderà, e sta anche tentando di emergere dalla crisi iniziata nel 2008 e acuita dalla recessione mondiale dovuta alla pandemia. Il governo, guidato da Mario Draghi, ha avviato il Piano di ripresa e resilienza, finanziato dai fondi straordinari europei, che richiede idee chiare, competenze e stabilità. Un deciso sostegno alla buona riuscita e alla coesione del Governo è stato assicurato dalla presenza al Quirinale di Sergio Mattarella.
A questo punto si impone una riflessione- Un ruolo come quello del Presidente della Repubblica esige, grandissimo equilibrio in tutti i sensi; dote della quale l’attuale Presidente è pienamente dotato. Ma Sergio Mattarella, oltre alle capacità sue proprie, è anche l’espressione di una persona che si è formata nell’agone politico, di cui conosce perfettamente le regole, da quando queste erano patrimonio dei Partiti, e che, in un passato non lontano, erano una scuola per chi faceva politica.
Oggi non è più così e anche a chi andrà a sostituire l’attuale Presidente, chiunque sia, forse, potrebbe mancare questa dotazione, compreso il personaggio Marta Cartabia, e ce ne dispiace.
A prescindere da questo, Marta Cartabia, donna di grande valore, cultura e sapienza potrebbe continuare su questa strada, implementando nuove visioni della società, interagendo con le sue capacità di persuasione e mediazione. Nessuno dubita di questo. L’unica piccola perplessità nasce dalle considerazioni appena espresse: ha doti di equilibrio e saggezza ma non ha mai fatto politica, è più un tecnico che un politico. Le facciamo gli auguri suggerendole di apprendere le grandi doti del suo predecessore.
Sinceri auguri di Buon Natale a tutti!
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