Una cosa diversa

di Umberto Cogliati
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stupore

Questo blog liberipopolari.it ha sempre trattato prevalentemente argomenti di politica e di costume ma, è il caso di dire, esistono aspetti che interferiscono nella vita delle persone e forse non ce ne accorgiamo. Di queste non se n’è mai parlato. Lo facciamo oggi trattando ”una cosa  diversa”.

La prendiamo alla larga ma arriveremo a segno presto.

Cominciamo col dire che la nostra vita, la nostra quotidianità, ha necessità di molte cose: per mangiare, per bere, per vestirsi, per presentarsi, per arredare le abitazioni. Tutto questo,  in una società moderna, si acquisisce comperando quello che si ritiene occorra, ma non a caso, perché il “tessuto” della società ci offre molti prodotti,  una scelta ricca e varia alla quale noi possiamo accedere.

Stavolta consideriamo il mondo delle fiere. Perché? Perché quella è la sede dove si formano e si esibiscono le gamme di prodotti più nuovi; è nelle fiere che il mercato e i produttori si misurano con le novità allo scopo di indurre gli acquirenti, noi, ad acquistare cose nuove, prodotti migliori di quelli utilizzati prima, in pratica far girare l’economia. E l’universo delle fiere, in tutto il mondo, è sempre più ricco, muove tanti prodotti e tante persone che vi si accostano, incentiva i mezzi del trasporto per il recapito delle merci alla rispettiva destinazioni. Si tratta di quantità considerevoli che non immaginiamo.

Il nostro Paese, nel mondo, è uno dei più dotati, vi sono dei titoli che sono definibili a livello mondiali, quindi l’Italia può vantarsi di offrire internazionalmente gamme di prodotti di pura eccellenza; non solo, consideriamo che i titoli di fiere  che tra un attimo tratteremo, si tengono in Italia ma ospitano espositori internazionali, vuol dire che il nostro Paese ha capacità attrattive che per gran parte formano il cosiddetto  made in italy, ma la vetrina va oltre perché per certi titoli il mondo per mostrarsi e rappresentarsi  deve venire in Italia.

E  teniamo sempre conto che il solo consumatore italiano consiste il 50 milioni circa di persone, quindi, detto per inciso, le produzioni che normalmente vengono esposte nelle fiere sono diffuse con un trasporto di grande mole. Teniamo conto anche che le produzioni “nuove” si riversano in primis su una clientela che ha maggiore disponibilità di mezzi, ma questo fa parte della storia di ogni giorno.

Il trasporto: certo è un bel servizio, quello più normale si gestisce con automezzi sempre carichi, sia in andata che in ritorno (per ragione dei costi), ma nel nostro caso non è più così; nel commercio moderno prevale un trasporto in velocità anche a costi maggiori non allungando i tempi. In fondo qui si trasportano prodotti “di eccellenza” e anche la celerità  ha un suo vantaggio.

Solo per far capire un particolare a riguardo del trasporto: si suppone che la gran parte delle referenze provenienti dalle fiere importanti sia smistata in destinatari definiti BtoB (che sta per Business to Business, ossia intermediari) diversamente, se fosse, da BtoC (che sta per Business to Consumer) vale a dire il consumatore finale.

Ora, tra i tanti titoli di fiere che sono organizzati in Italia, ne scegliamo tre tra i più rappresentativi:

Il Salone del Mobile a Milano, il Cosmoprof a Bologna, Il Vinitaly a Verona.

Il Salone del Mobile. Questa fiera è quanto di meglio e di più nuovo si produce e si espone a livello mondiale: ha una ampiezza di migliaia di metri quadri affittati e decine di migliaia di espositori; in circa 10 giorni di apertura è  visitato  da circa 400 mila persone. Ma questo non è tutto; da qualche anno il Salone si arricchisce del cosiddetto “Fuori Salone” che di fatto interesse l’intera città di Milano e nel compendio, la Fiera è la concentrazione di tutte le proposte del design del momento, oltre beninteso di tutte le soluzioni del mobilio e dell’arredo  vero e  proprio. per Milano il Salone è, si può dire, la  principale risorsa annua in  termini  di attenzione e richiamo di  visitatori da tutto  il mondo.

Il Cosmoprof. Il titolo è la contrazione di Cosmetica Professionale.  Questa Fiera si tiene da più di 50 anni a Bologna e riunisce  in un solo luogo quella che oggi è chiamata la filiera cosmetica. E’ la prima Fiera al mondo nel settore per numero di   espositori e di visitatori e per superficie espositiva; basti dire che per parteciparvi la prima volta c’è una lunga attesa. Il Cosmoprof riunisce in un’unica sede ben tre saloni chiamati: Cosmopack, Cosmo Perfumery e Cosmetics, Cosmo Hair&Nail&Beauty Salon, che formano l’incontro tra tutti i canali produttivi, distributivi,  retail e professionale.

Cosmoprof of World vide Bologna è un evento dal format unico per offrire a espositori e visitatori lo scenario completo di quello che il mercato offre e mostrare ad entrambi quali sono i trend presenti e del futuro.

Vinitaly Grandissima vetrina alla quale convergono si può dire tutte le etichette presenti nel mondo del vino in gran parte del mondo. Pure questa è una Fiera da primato, anche perché il nostro Paese è davanti in primis alla Francia (come quantità di produzione) ma anche agli altri 32 paesi produttori che non possono saltare il Vinitaly.

Aggiungiamo che delle tre Fiere qui considerate, gli organizzatori “esportano” la loro presenza in più occasioni all’estero e si può affermare che l’Italia è Paese di cui andare orgogliosi anche nel sistema Fieristico.

Il sistema fieristico italiano è ben più ricco delle tre Fiere considerate ma queste tre possono ben ergersi a campione.

Con le tre Fiere di cui sopra abbiamo coperto tre settori del fabbisogno delle persone e dei nuclei familiari: la casa, il maquillage per l’universo femminile, il vino, bevanda per eccellenza e  ricordiamolo, ci si può definire primi della classe.

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