A Lecco c’è un nuovo Sindaco

di Umberto Cogliati
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Questo testo interessa in primo luogo i lecchesi di Lecco, ma è pensabile che rifletta atteggiamenti comuni in episodi elettorali simili, come descriverò più avanti; quindi quasi una “regola” tra vincitori e perdenti.

Allora Mauro Gattinoni è Sindaco di Lecco (coalizione di Centro sinistra), eletto al ballottaggio, l’ha spuntata sul concorrente Peppino Ciresa (Centro destra) che molti davano per favorito avendo ottenuto più voti alla prima votazione.

Ma qui non parliamo dei numeri “vecchi” di due settimane, il numero che ora interessa è uno solo, il 31, che ha fatto molto parlare di sé perché è il numero dei suffragi che Gattinoni ha avuto in più su Ciresa, e quindi il Sindaco è lui, e non Ciresa.

E’ qui che incomincia la discussione, potremmo dire il teatrino, ma è meglio essere comprensivi e anche indulgenti.

Su questa vittoria risicata si sono accesi commenti e anche polemiche: gli uni da chi ha vinto, le altre da chi ha perso. Mentre Gattinoni si è limitato a prendere atto del risultato, solo aggiungendo la cosa più ovvia del mondo, che sarebbe valso anche un solo voto in più, per vincere, Ciresa ha aperto, si direbbe, il fronte polemico, con argomenti che si spiegano per chi non è contento del risultato; esempio: “I lecchesi hanno scelto me che ho preso quasi il 50% dei voti al primo turno, quindi la legge capovolge i risultati e non è giusto”. L’affermazione, è da intendere, che lui l’avrebbe ritenuta giusta, la legge, se avesse vinto lui. Inoltre altri lamenti, tipo “hanno preso accordi con altri perdenti” o “sono andati dai sindacati”.  Invece non emerge un dato, importante, Ciresa, mentre tenta di attribuire scorrettezze a Gattinoni, non spiega come mai quasi mille voti da lui presi in prima battuta, nel ballottaggio sono spariti. Questa “transumanza” va più in profondo delle cause lamentate dal candidato perdente.

Poi c’è una critica perfino risibile, dice Ciresa: “Gattinoni ha spaccato la città in due”, e gli è sfuggito che uno dei due è lui.

Un commento a questo scenario è quasi inutile, ma facciamolo.

La posizione del perdente richiama quel personaggio della storia, condannato a morte (non è per fortuna il nostro caso) che, richiesto di dire le sue ultime parole disse “Non sono d’accordo”.

Nei lamenti di Ciresa si confondono i numeri con la politica. La democrazia, che è criticabile ma non s’è trovato un sistema migliore, e la legge, che da questo principio prende corpo, si fondano sui numeri, chi ne ha di più vince. Il principio non si può “barattare”  (peraltro a conteggio finito) con la presunta superiore “bontà” della propria proposta politica, tipo, in sintesi, “quelli hanno rovinato la città” che starebbe per “il Sindaco è nostro perché siamo i più bravi”, o altre considerazioni a giustificare la sconfitta: “Sono circolate su di me parole infamanti”, “Ci ha penalizzato la bassa affluenza”….Certo avrebbe brillato una frase tipo “Abbiamo perso, non ce l’aspettavamo, ma i numeri sono numeri, complimenti al vincitore”. Invece solo reazioni poco meditate, e solo dal perdente, molto meno, finora, da parte dei suoi importanti alleati.

Basta così.

Cambiando argomento, ma non tanto, interrogati dal Giornale di Lecco, sempre attento anche a questi fenomeni, una quindicina di personaggi locali su quale sarebbe la prima richiesta da fare al nuovo Sindaco, dalle risposte esce un quadro a metà tra il puzzle e il mosaico, ma forse più corporativo (legittimo, si intende). Vediamo: “potenziare i servizi sociali” il Direttore dell’Ospedale; “sostegno alla scuola” una Preside; “ascolti la città” un Prevosto; “Lecco deve diventare più attrattiva” , il Presidente degli industriali; “presto la piazzola per l’eliambulanza” il Presidente del Soccorso Alpino; “avviare nuove attività sui sentieri” il Presidente del CAI; “trasporti migliori” un Preside; e altre forse più “politiche”:  “il lavoro per le donne vittima di violenza” la Presidente; “l’ambiente e l’attività fisica” da l’Ordine dei Medici; “il teatro e l’opera lirica” Res Musica; “Supporto alla attività di interventi verso i bisognosi” la CRI; “Risolva i problemi senza indugiare” un Presidente del GAL; e non manca il Presidente della Provincia che si affida al nuovo Sindaco invocando collaborazione come avuta dal suo predecessore.

Di sicuro bisogni ce ne sono pure altri, di problemi, quanto basta per tenere allegro il Sindaco Mauro Gattinoni al quale facciamo gli auguri, insieme alla sua Giunta, che conosceremo presto, e che saprà comporre con chi è più in gamba e non con l’antico vizio del bilancino.

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